Tutti i sistemi dovranno permettere di realizzare trattamenti verticali o con inclinazioni di 10 - 15° rispetto alla verticale. Il sistema monofluido sarà richiesto anche per realizzare trattamenti suborizzontali con inclinazione verso l’alto. La successione temporale delle perforazioni, fra i vari trattamenti e delle conseguenti iniezioni, dovrà essere chiaramente indicata dall’Impresa Esecutrice. In linea di principio la sequenza operativa dovrà essere tale che la colonna in corso di esecuzione disti almeno tre diametri dall’ultima eseguita.
La perforazione potrà essere eseguita direttamente tramite la batteria di iniezione munita di una testa (monitor) autoperforante a “rotazione” o a “rotopercussione”, a seconda dei terreni, sino alla profondità richiesta. Durante la perforazione si provvederà ad immettere il fluido di circolazione che fuoriesce dal fondo attraverso il passaggio interno alle aste agevolando la penetrazione nel terreno, raffreddando e mantenendo pulito l’utensile disgregatore. Il metodo di perforazione utilizzato dovrà essere tale da consentire successivamente, durante il trattamento “jet-grouting”, la continua risalita del fluido a giorno. Nel caso questo non avvenga a causa di una occlusione del foro sarà indispensabile rivestire la perforazione, eseguendo poi l’iniezione per trati successivi con progressiva estrazione del rivestimento.
Al termine della perforazione il foro di passaggio al fondo in corrispondenza dell’utensile disgragatore verrà chiuso e si procederà alla iniezione della miscela che fuoriesce ad alta velocità attraverso gli ugelli laterali, creando la colonna di terreno consolidato. In tale fase la batteria verrà ruotata ed estratta con velocità variabili in funzione delle caratteristiche meccaniche dei terreni da trattare e del diametro da ottenere (vedere punto d.).
In questo caso la batteria di iniezione sarà composta da due aste coassiali per il passaggio:
del fluido di perforazione e successivamente della miscela di iniezione (asta centrale); dell’aria da immettere durante l’iniezione in un getto anulare a quello della miscela (asta esterna)
La perforazione potrà venire eseguita direttamente tramite la batteria solo a rotazione; in caso di terreni difficili in cui si dovrà operare a rotopercussione sarà necessario provvedere ad un preforo, eventualmente rivestito, in cui inserire successivamente la batteria di iniezione. Per la velocità di risalita e di rotazione del monitor si farà riferimento al punto d.
In questo caso la perforazione potrà ancora venire eseguita direttamente tramite la batteria delle aste di iniezione solamente per i casi in cui sia utilizzabile il sistema a rotazione. In terreni particolarmente difficili, in cui è richiesta una perforazione a rotopercussione, sarà necessario provvedere ad un preforo, eventualmente rivestito, in cui inserire successivamente la batteria di iniezione. La batteria sarà costituita da tre aste coassiali aventi tre passaggi separati per l’acqua (al centro), l’aria (intermedio) e la miscela stabilizzante (esterno).
La pompe di iniezione ad alta pressione, le cui caratteristiche dovranno essere dichiarate dall’Impresa Esecutrice prima dell’inizio lavori, dovranno essere provviste di manometri sia sulla mandata delle pompe sia in prossimità dell’inserimento dei tubi ad alta pressione nelle batterie delle aste di iniezione. I manometri dovranno essere sigillati e muniti di un certificato ufficiale di taratura non anteriore a 3 mesi. Dovranno essere installati, in funzione della caratteristica delle pompe, opportuni dispositivi atti a regolare le mandate delle pompe stesse.
Sono le stesse attrezzature utilizzate per la perforazione. Tali attrezzature dovranno essere idonee per effettuare l’iniezione della colonna stabilizzata in un’unica fase senza interruzione, sino a lunghezze del tratto iniettato pari a circa 12 15 metri; per casi particolari le eventuali interruzioni dovranno essere comunicate alla Direzione Lavori.
In caso di interruzione (accidentale o meno) dell’iniezione sarà necessario, eliminato l’inconveniente, far ripartire l’iniezione almeno 50 cm al di sotto della quota di interruzione.
Le attrezzature di iniezione dovranno essere munite di dispositivi atti a regolare la velocità di risalita tramite temporizzatore od altro idoneo dispositivo che determini una risalita continua, o almeno a scatti uniformi (3 ÷5 cm a intervalli prestabiliti). Comunque il passo dovrà produrre una colonna continua. La parte inferiore dell’antenna dovrà essere provvista di evidenti contrassegni posti ad interasse di 10 cm (in prossimità delle aste per una lunghezza totale di almeno 100 cm) allo scopo di poter effettuare un controllo visivo cronometrato della velocità di risalita. Il controllo della velocità di rotazione delle aste durante l’iniezione dovrà essere effettuato preferibilmente tramite un’apposita strumentazione di controllo. E’ richiesta la verifica giornaliera dello stato di usura degli ugelli e dei loro diametri nominali ed il controllo dell’efficienza dei giunti della batteria di iniezione.
La definizione dei parametri di iniezione sarà proposta dell’Impresa Esecutrice e verificata con l’esecuzione di prove tecnologiche preliminari. La successiva tabella fornisce indicativamente i valori tipici che potranno essere adottati. La scelta definitiva dei parametri dovrà essere concordata con la Direzione Lavori.